Progetti sportivi

SaharaMarathon e progetti umanitari

Necessità sportive negli accampamenti dei rifugiati Saharawi
Lo sport popolare come principio, obiettivo e condotta educativa

Durante questi anni di esilio in cui il popolo Saharawi è stato costretto a vivere, il suo percorso sportivo ha attraversato diverse tappe, che sono state contrassegante da momenti di sviluppo e in alcuni momenti di deterioramento a causa delle condizioni e dei cambiamenti sociologici e politici nella vita quotidiana dei rifugiati Ssharawi.

Come è risaputo, la condizione di esilio rappresenta un continuo stato di attesa, inattività e, di conseguenza, routine. I centri sportivi sono uno degli strumenti per stimolare l’immaginazione, la creatività e lo svago, che sono fondamentali all’essere umano, e sopratutto a chi vive in queste condizioni.

Il comitato sportivo nazionale Saharawi è nato nel 1982, con l’obiettivo di creare un ambiente sportivo negli accampamenti dei rifugiati per rompere la routine della popolazione.
La struttura del ministero della cultura e dello sport è l’unica rappresentanza esecutiva che gestisce gli eventi sportivi negli accampamenti.

Tra i suoi compiti:
– elaborare e presentare il programma sportivo negli accampamenti dei rifugiati
– pianificare e gestire gli eventi e le gare, contribuendo a formare e promuovere uno spirito sportivo
– seguire da vicino le promesse sportive contribuendo alla loro formazione in ambito scolastico
– promuovere la partecipazione delle donne saharawi

Lo sport costituisce uno strumento per rafforzare i legami tra i popoli, e conoscendo le difficoltà e i limiti di questo settore negli accampamenti dei rifugiati, il ministero della cultura e dello sport ha deciso di dare maggiore risalto e impegnarsi in un salto di qualità dello sviluppo sportivo.
Uno dei compiti principali in questo momento è l’istituzione di una cooperazione costruttiva guidata dal desiderio di creare le basi per un vero centro sportivo saharawi, il quale costituirà un messaggio di pace e solidarietà con tutti i popoli del mondo al di là di tutte le controversie politiche.

Obiettivi e risultati attesi
– Il ministero della cultura e dello sport ritiene molto importante che ci siano sportivi in grado di rappresentare il popolo Saharawi a livello internazionale, per questo si aspetta un aumento della cooperazione e degli aiuti destinati al progetto di un centro sportivo, per poter superare le difficoltà attuali.
– favorire lo sviluppo delle manifestazioni sportive, culturali e di solidarietà saharawi come mezzo di comunicazione tra le persone
– promuovore lo sviluppo sportivo del popolo saharawi
– favorire la conoscenza della cultura e dello sport saharawi in ambito internazionale

Altro aspetto rilevante
Realizzare un progetto a favore dello sport e della solidarietà nel Sahara Occidentale significa stabilire una relazione umana con il popolo Saharawi.
Un popolo che è stato soggetto a 35 anni di esilio e che ha dovuto affrontare una dura lotta per la propria indipendenza nelle più avverse condizioni fisiche e materiali.
Attualmente la maggior parte del popolo Saharawi vive nei campi profughi di Tindouf (Algeria), in uno dei deserti più ostili del mondo. Tuttavia, nonostante le dure condizioni climatiche e la mancanza di risorse, è riuscito a creare uno stato regolato da tutte le sue istituzioni, grazie alla forza di volontà, alla solidarietà e alla cooperazione internazionale. Nonostante ciò che comporta un esilio di 35 anni, il popolo saharawi non ha mai dimenticato il proprio patrimonio culturale, conservandone le più tipiche tradizioni anno dopo anno, consapevole dell’importanza degli eventi culturali e sportivi e della necessità di salvaguradare e migliorare lo sviluppo e l’ideazione di nuove poposte.